Zefiro si fa bello

Sono 25 anni che facciamo cantiere per preparare al meglio la barca e pensiamo  sia anche giusto condividere questi giorni di duro lavoro con voi, farvi partecipi delle cure che mettiamo per preparare lo Zefiro al meglio.

L’ Egeo ci aspetta, come anche il suo vento che gonfia spesso le vele e spinge sul mare la nostra barchetta. Le giornate, lunghe ormai di luce, iniziano con una colazione abbondante e poi via al lavoro.

Ogni giorno dalle 8 alle 18 si sistema e si controlla ogni parte, proprio oggi siamo andati in testa d’albero a controllare se tuttto è a posto,
Ieri ci siamo immersi nelle parti più strette per cambiare il tubo di scarico dell’acqua motore, un lavoro durissimo fatto in piccoli spazi. A volte entri in un gavone e devi trovare il giusto modo per uscire come uno speleologo in un buco. Lo Zefiro sta ringiovanendo, ogni anno gli facciamo dei regali che verranno apprezzati da chi salirà a bordo.

Dicevamo delle lunghe giornate scandite da momenti di pausa dove le chiacchiere tra marinai ci danno l’illusione di non dover tornare al lavoro, qualche giorno poi ci si raduna a pranzo e si mangia qualcosa insieme.

Sempre grazie a Pandelis, un vero amico, sempre disponibile e pronto a preparare qualcosa di buono per tutti ci si ritrova a gustare pesce fresco in abbondanza.

Siamo qui in cantiere da 23 giorni di cui 13 a terra durissimi, salire la scala e ridiscenderla per centinaia di volte ha messo a dura prova le nostre gambe ma alla fine dopo aver infilato il timone e verificato l’allineamento perfetto, il cuore si è alleggerito come lo Zefiro che finalmente è sceso in acqua.

Missolungi un luogo fantastico un’immensa riserva protetta.

Missolunghi dalla prua di Zefiro

Il mare di Missolunghi dalla prua di Zefiro

Ci ha accolti con calore e nella marina viviamo momenti di bella compagnia. Ho ritrovato l’amico Marco che tanti anni fa con Giuseppe il fratello furono ispiratori del mio inizio in barca, a loro devo questi miei quasi 30 anni di barche.

Marco con il suo carattere disponibile all’aiuto e la sua straordinaria competenza è diventato un punto di riferimanto per tutte le barche della marina. Insomma sarà difficile non tornare da queste parti, ma abbiamo voglia di stare almeno un anno a Creta.

Certo questo mondo delle barche è distante anni luce dalle problematiche di un mondo in crisi. A guardarlo con una lente di ingrandimento ci accorgiamo che la maggior parte non ha problemi economici e il bello è che tutti danno un valore al denaro, tutti sanno come risparmiare.

Ci sono anche alcune coppie che con piccole pensioni vivono a bordo la loro vecchiaia godendo di questa magica atmosfera che il mare dona a chi lo sa apprezzare.

Amare il mare e la barca-casa a vela è un’opportunità di vita alternativa e vedere 75enni che sorridono di questo ci riempie di gioia anche se sappiamo che fuori a poche centinaia di metri da dove stiamo c’è la morsa di un mondo che non regge più.

Il destino ci ha portati a vivere su una casa galleggiante parecchi mesi dell’anno. Lavoriamo con la nostra barca, non abbiamo reddito altro ma sappiamo di essere privilegiati, fuori il mondo è folle.

La follia dell’ uomo non ha limiti basta pensare che proprio qui dove respira questo polmone naturale di oasi protetta stanno pensando le “grossi menti” che governano di deviare il corso del fiume più grande della grecia che è la madre di questo luogo.

L’ Achelos, che con la sua acqua alimenta tutta l’oasi di Missolungi dando la vita e alimentandola anno dopo anno.

Dei pazzi scellerati hanno costruito un tunnel nella montagna per deviare il corso del fiume e alimentare la Tessaglia per i campi di Mais e Cotone a scapito di questa natura incontaminata, travolgendo paesi e natura.

Siamo veramente dei folli!

Ora in banchina si vive meglio ma si continua a fare 8 ore di lavoro, a cambiare pezzi, ad aggiungere qualcosa. L’umore è buono, il clima qui a Missolongi è  estivo  ci sono 30° e la compagnia è simpatica.

Qualche volta si và al ristorante spendendo 14 euro mangiamo un bel pesce con una bella verdura cotta e un po di vere patate fritte. Spesso ceniamo sulle barche.

Qui si stanno preparando alla Pasqua greca e noi la vivremo con loro.

Proprio per la pasqua arriveranno 4 amici che vogliono fare un mese sabbatico e andremo verso sud. Tutto il Peloponneso fuori stagione ancora con maggiore lentezza e a vivere questi luoghi pieni di storia.

Peloponneso

Il Peloponneso

Questa è l’inizio di una sperimentazione di crociera-viaggio fuori stagione, massimo quattro persone con un costo che serve a vivere a bordo e a mantenere le spese per lo Zefiro.

Un grande abbraccio a tutti, ci chiamano dobbiamo mangiare del pesce appena cotto, orate, spigole e cefali, sempre pescati o procurati da Pandelis.

Quest’uomo sarà un faro per noi anche se quest’inverno la barca resterà a Creta a riposare noi sappiamo che prima o poi ritorneremo a Missolungi.

Una nuova stagione

Tutto intorno regna nell’incertezza e noi in questa situazione prendiamo il largo proviamo a navigare in questo strano momento storico.

Zefiro con il suo programma solcherà il mare Egeo da ovest ad est.

Al momento se dovessimo considerare le prenotazioni come un incentivo a partire anche noi avremmo dubbi ed incertezze.

Ma come l’inizio di questa storia di mare, tanti anni fa (più o meno 30) partivo e si partiva perchè c’era un sogno, un desiderio da assecondare.

Karpathos

Dodecaneso-Karpathos

Prendere il largo ascoltare il richiamo antico del viaggio, del seguire una scia invisibile in un mare blu.

Non c’era guadagno a mollare le cime da un ormeggio, c’era solo quel coraggio-anarchico di andare e poi la vita prende il suo corso.

Ecco oggi a 56 anni e con Tiziana a fianco mi sento nuovamente come allora, qualche acciacco in più, forse qualche ansia in più, ancora qualche paura che prova a oscurare l’orizzonte, il denaro sempre questo elementro necessario a vivere ma troppo troppo prepotente a cercare di inficiare tutto. Allora mettere la prua verso il largo da soli o con compagni di viaggio (paganti) è l’unica cosa importante.

Siamo abituati a vivere nella semplicità e ancora una volta lo Zefiro ci permetterà di fare cassa per prenderci cura della barca e dei viaggi a venire.

La terra dove viviamo ci nutre, la barca ci permette di viaggiare e proporre itinerari come quelli di quest’anno nuovi e pieni di mare. La Grecia, l’ antica Grecia stà attraversando un brutto momento economico, per mare non lo avvertiamo, le isole come i piccoli paesi sono come territori protetti da sempre. Vivono con poco e quindi abituati al necessario, ed è proprio in questa realtà che ci piace viaggiare, ritrovare la semplicità delle cose e godere di quel mare da tutti invidiato.

Zefiro: quando una vacanza è un’esperienza di vita

Anche quest’anno Zefiro ci accompagnerà attraverso il Mediterraneo con le sue vele e con i racconti che i suoi compagni di viaggio generosamente condivideranno con noi.

Parlare infatti di Tiziana e Giuseppe come armatori e skipper di Zefiro, uno sloop di poco più di 14 metri della Gilber Marin, una barca comoda e bella che trasuda esperienza marina da ogni c.q del caldo legno che la arreda, è inesatto e riduttivo.

Zefiro la barca di Peppe e TizianaGiuseppe (Peppe per tutti) e Tiziana fanno ormai parte della loro barca che comandano e rispettano, ospiti con gli ospiti e come tali capaci di creare un ambiente e un’atmosfera che difficilmente viene dimenticata.

Ho voluto iniziare con Zefiro il viaggio di questo blog atrraverso tutti gli aspetti del “viaggiare” perchè per me rappresenta l’essenza di chi è in “viaggio permanente” che non vuol dire solo svolgere un’attività come quella del charter in Grecia.

Vuol dire aver assunto nell’anima i ritmi delle proprie vele, avere un profondo rapporto con la natura che nel mare ha il suo simbolo più eclatante ma forse anche il più debole, il più inerme allo scempio che noi uomini stiamo riuscendo a compiere.

Passare una settimana o più in viaggio per il Mediterraneo a bordo dello Zefiro, vuol dire fare un’esperienza di vita, vuol dire avere la fortuna di condividere tra persone spesso sconosciute tra loro e con ritmi diversi le regole della civile convivenza, a terra ormai spesso dimenticate.

Attraverso i racconti di Peppe e attraverso i suoi occhi ancora in grado di stupirsi davanti alla bellezza della natura ma spesso velati dalla malinconia del vederla degradare anno dopo anno, si vive appieno il tempo della propria vacanza, il tempo di un percorso disintossicante scandito dal frusciare, a volte impercettibile, che il fidato Zefiro rende tagliando bellissime acque.

Questo è quanto è rimasto nella mia memoria di Zefiro e quanto resterà in chiunque condivida le sue rotte Viaggiazefiro 2012 .

Sarò felice di riportare, attraverso questo blog, il loro diario di bordo che spesso si inoltra anche nelle altre attività che Tiziana e Peppe svolgono sempre nel rispetto dei diritti dell’anima.

Nel frattempo per chi volesse saperne di più può entrare nel loro sito da qui.